condizionatori ultima generazione senza unità esterna

L’aria condizionata è un must durante i mesi estivi, soprattutto in città, ma cosa succede se non hai spazio sufficiente per montare un’unità esterna? Oppure se vivi in affitto o in un condominio e non puoi installarne una? O se non vuoi semplicemente affrontare il fastidio dei lavori necessari per installare in tradizionali climatizzatori?

In ogni caso, i motivi per cui potresti optare per i condizionatori di ultima generazione senza unità esterna sono molti. E per fortuna, sul mercato ci sono ormai parecchie ottime soluzioni.

In questo articolo vedremo cosa sono esattamente questi condizionatori, come funzionano e quali sono i vantaggi e gli svantaggi. Inoltre, ti daremo qualche consiglio su come sceglierli con una guida all’acquisto e i migliori modelli disponibili oggi sul mercato.

Quindi, iniziamo!

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Cosa sono i condizionatori di ultima generazione senza unità esterna

Come suggerisce il nome, si tratta di condizionatori che non hanno una macchina esterna. Sono cioè costituiti solo da un’unità interna.

Attenzione, non sono da confondere con i classici condizionatori portatili con tubo in stile “Pinguino De’Longhi”, tanto per intenderci…

Se preferisci i prodotti piccoli e spostabili dovrai orientarti su un clima portatile senza tubo, oppure sui piccoli condizionatori visti in TV, ma che naturalmente non possono essere comparati a questi.

Qui stiamo parlando di modelli che sono a tutti gli effetti fissi e non spostabili, che quindi uniscono le performance di efficienza di un condizionatore classico al vantaggio di una maggiore semplicità di installazione.

Come funzionano

Il principio di funzionamento è esattamente lo stesso dei condizionatori classici. L’unica differenza è che, non avendo un condensatore esterno, il calore prodotto dal compressore viene scaricato all’esterno attraverso uno speciale condotto, che deve essere creato durante l’installazione.

L’unità condensante (motore) e l’unita evaporante (split) quindi sono comprese in un monoblocco, dove avviene lo scambio termico.

Quindi è necessario solitamente creare due fori (a volte solo uno, o più di due, a seconda dei modelli) di 16/20 cm di diametro nella parete, che serviranno per pescare l’aria dall’esterno e scaricare poi l’aria calda, più il foro per lo scarico della condensa.

Questi fori vanno a sfociare su delle griglie esterne, che lasciano passare l’aria.

Quali sono i vantaggi

  • Facilità di installazione: questo è senza dubbio il principale vantaggio perché ti evita opere murarie e complicati lavori per montare un motore esterno. Di fatto, se ci sai fare un po’, puoi installare questi modelli anche da solo, seguendo le istruzioni del costruttore, senza l’intervento di tecnici specializzati.
  • Non serve la certificazione: non è necessario alcun tipo di certificazione per installare questi tipi di condizionatori perché non si modifica la struttura dell’edificio.
  • Ideali per i centri storici e i condomini: i regolamenti condominiali spesso impediscono, o rendono molto difficile, l’installazione dei normali condizionatori d’aria, sia per motivi strutturali che per l’estetica della facciata, soprattutto per gli edifici storici. Con un condizionatore senza motore esterno questo problema non si pone. (L’autorizzazione per praticare i fori va richiesta comunque).

Climatizzatori senza unità esterna: svantaggi

  • Sono più rumorosi: poiché il condensatore si trova all’interno della stanza, questi condizionatori sono solitamente più rumorosi di quelli tradizionali. Esistono tuttavia in commercio alcuni modelli innovativi dove la rumorosità è davvero limitata.
  • Sono più ingombranti: anche se non è necessario installare un motore esterno, questi condizionatori d’aria hanno comunque bisogno di spazio internamente avendo delle dimensioni superiori ai classici split.
  • Sono più costosi: essendo tecnologicamente più avanzati e dovendo unire tutti i componenti in poco spazio, sono solitamente più costosi di quelli classici, anche se la differenza non è sempre così elevata.

Le 3 tipologie di condizionatori senza macchina esterna

condizionatore senza unità esterna classe a+++

Entriamo nel merito delle diverse tipologie, che si differenziano principalmente per la tecnologia utilizzata.

Monoblocco

Questo è il modello più semplice da installare perché comprende un pezzo unico con installazione a parete attraverso le apposite staffe, in basso o in alto a seconda delle preferenze.

Ideale se devi rinfrescare (o riscaldare in inverno) principalmente un solo locale.

Modello Twin

Come dice il nome stesso, questa variante consente di climatizzare due diversi ambienti perché è composta dall’unità principale e da una seconda unità split.

Le due unità devono essere collegate tra loro da un apposito tubicino dove passa il gas refrigerante e, proprio per questo motivo, in questo caso è necessario l’intervento di un installatore qualificato.

Lo split secondario risulterà molto silenzioso rispetto all’unità principale e in caso di utilizzo simultaneo in due ambienti, la potenza complessiva viene ripartita equamente.

Modello Multisplit

Si tratta di una tipologia particolare e ovviamente più costosa, che difficilmente puoi acquistare sui normali siti online.

Prevede una pompa di calore che fa da motore, sempre interna, che solitamente va posizionata in un locale adibito (es. in lavanderia, in soffitta, in cantina) e più split che invece vanno posizionati nei diversi locali da climatizzare.

È una soluzione adatta per edifici più complessi, locali commerciali, uffici, o ville private dove si vuole avere un impianto di climatizzazione molto efficiente.

Naturalmente anche in questo caso serve un installatore certificato e un contatore che possa reggere i consumi in kW di un impianto di questo tipo.

Guida alla scelta del condizionatore a muro senza unità esterna

condizionatori senza unità esterna opinioni

Ora che sai cosa sono, come funzionano, e quali sono le diverse tipologie, ti guideremo nella scelta ma, in questo caso, ci concentreremo solamente sui modelli monoblocco.

Sono i più semplici da installare, i più economici e facilmente acquistabili online.

Ecco quindi alcuni fattori da considerare nella scelta del condizionatore:

Vuoi solo il fresco o anche il riscaldamento?

Questa è la prima domanda che devi porti per fare una buona scelta, vuoi utilizzare il climatizzatore solo d’estate o avere un sistema che possa garantirti una temperatura confortevole tutto l’anno?

Se vuoi anche la funzione di riscaldamento devi orientarti su un condizionatore a pompa di calore ma devi sapere che le prestazioni si differenziano parecchio nei due regimi di funzionamento.

Esistono di fatti dei limiti tecnici nel campo di funzionamento, quando le temperature esterne raggiungono livelli troppo bassi. In questi casi il condizionatore potrebbe avere delle inefficienze o addirittura andare in blocco.

Consiglio: verifica sulla scheda tecnica del prodotto che vuoi acquistare quali sono i limiti di temperatura esterna in cui può funzionare senza problemi, sia in fase di raffrescamento che in fase di riscaldamento.

Il dimensionamento (fabbisogno termico)

La potenza termica viene comunemente espressa in BTU/h, un termine ricorrente nel mondo dei condizionatori, e sta a significare “Unità Termiche Britanniche” (o British Thermal Unit). È un’unità di misura che indica il rapporto tra calore scambiato e tempo.

La potenza ufficiale viene però tecnicamente misurata in kW e questo valore è indicato sulla scheda tecnica del prodotto.

Come calcolare BTU/h e kW

Cercheremo di rendere il calcolo il più semplice possibile, utilizzando i coefficienti standard che vengono utilizzati:

  • Coefficiente freddo: 321
  • Coefficiente caldo: 367
  • Altezza media del locale per questi coefficienti: 2,7 metri

Esempi del calcolo, moltiplicando i metri quadrati per il coefficiente freddo:

30 mq x 321 = 9.630 BTU/h

50 mq x 321 = 16.050 BTU/h

Allo stesso modo puoi calcolare il fabbisogno con il coefficiente caldo.

NOTA BENE: il climatizzatore solitamente riesce a rinfrescare o riscaldare un singolo ambiente, quindi nel calcolo devi considerare la metratura della stanza e non dell’intero appartamento.

Che rapporto c’è quindi tra BTU/h e kW?

Dovrai verificare che la potenza necessaria in BTU/h sia compresa all’interno della potenza nominale dell’impianto.

Sulla scheda tecnica o sulla scheda energetica del condizionatore viene indicata la potenza nominale in kW.

Questa potenza nominale deve essere SUPERIORE alla necessità termica dell’ambiente da climatizzare.

Il calcolo da fare è molto semplice: BTU / 3.412

Quindi tornando ei due esempi di prima avremo:

nel caso di 30 mq: 9.630 / 3.412 = 2,82 kW

nel caso di 50 mq: 16.050 / 3.412 = 4,70 kW

Un altro modo molto semplice per calcolare i kW necessari è quello di moltiplicare i metri cubi della stanza x 30 Watt, ad esempio nel caso di una stanza di 5 mt. (lunghezza) x 4 mt. (larghezza) x 3 mt. (altezza), ovvero di 60 metri cubi (5x4x3), il calcolo sarà:

60×30 = 1.800 Watt (o 1,8 kW)

È fondamentale verificare le indicazioni del produttore, perché di solito ha una tabella che fornisce una stima della potenza necessaria in base alle diverse dimensioni dell’ambiente da climatizzare.

Affidabilità del marchio

È fuor di dubbio che in questo tipo di impianti l’esperienza e l’affidabilità di determinate aziende sia davvero importante.

In particolare ti consigliamo di scegliere i marchi più famosi, la garanzia che offrono e soprattutto verificare che esistano dei centri di assistenza tecnica sul territorio nazionale.

Non preoccuparti, i prodotti che trovi in questo articolo sono già stati attentamente selezionati e quindi puoi andare sul sicuro.

Ecco una breve lista dei marchi più affidabili:

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Prodotto attualmente non disponibile.

Sistema di filtraggio dell’aria

Il condizionatore deve essere in grado di purificare l’ambiente da polveri, pollini e altre sostanze particolarmente fastidiose per chi soffre di allergie o di problemi respiratori.

Il tipo di filtro dell’aria solitamente utilizzato in questo tipo di apparecchio è quello a carboni attivi, che può essere sostituito anche con altri più sofisticati, come il filtro fotocatalitico o il filtro al biossido di titanio.

Quest’ultimo è più efficace nel rimuovere i batteri e i virus dall’ambiente.

Esistono anche condizionatori con ionizzatori incorporati, che “lavano” l’aria rendendola davvero pura e sana.

Classe di efficienza energetica

Quando acquisti un elettrodomestico o un impianto di climatizzazione devi sempre controllare attentamente l’etichetta con la classe energetica.

Più alta è la classe di efficienza energetica, più bassi saranno i costi di gestione dell’apparecchio.

Prediligi sempre un condizionatore senza unità esterna classe A+++ se disponibile, o comunque a scendere, se puoi rimani in classe A, sul lungo periodo sarà molto più conveniente.

In particolare, presta attenzione anche al SEER (Seasonal Energy Efficiency Ratio) per la modalità di raffreddamento e l’EER (Energy Efficiency Ratio) per il riscaldamento.

Tecnologia Inverter oppure On/Off

Il sistema Inverter è il più confortevole, efficiente e consigliato.

I condizionatori d’aria Inverter sono in grado di regolare la velocità del compressore in base alle esigenze della stanza, riducendo così gli sprechi e risparmiando energia.

Esistono due tipi di questa tecnologia:

  • DC Inverter: a corrente continua, consigliati perché ad alta efficienza e consumi ridotti, quindi aumentano il risparmio energetico.
  • AC Inverter: a corrente alternata, con consumi elettrici più alti rispetto al modello DC.

Questo significa che un condizionatore d’aria con Inverter è più costoso (circa il 20% in più) rispetto al tipo On/Off, ma a lungo termine sarà un investimento migliore.

Il modello On/Off è invece più classico, si accende e si spegne alla massima potenza.

Questo tipo di condizionatore d’aria tende a consumare complessivamente più energia e sui modelli fissi non viene più utilizzato da parecchi anni.

Rimane disponibile sui climatizzatori portatili e sui condizionatori senza motore esterno.

Funzioni extra

In base ai marchi e ai modelli possono essere disponibili diverse funzioni che li rendono ancora più efficienti, pratici e facili da usare.

Ecco alcune delle funzioni più interessanti:

  • Funzione deumidificatore: questa funzione è particolarmente utile in estate, poiché elimina l’umidità dall’aria, rendendola più sopportabile.
  • Funzione timer: questa funzione consente di impostare l’ora in cui l’apparecchio deve accendersi o spegnersi. Questa funzione è davvero utile se si desidera climatizzare la stanza solo quando la si utilizza.
  • Riavvio automatico: in caso di interruzione di corrente, l’apparecchio si riavvia automaticamente non appena viene ripristinata l’alimentazione, senza che dobbiate fare nulla.
  • Funzione di blocco di sicurezza per i bambini: questa funzione è molto utile se hai bambini piccoli in casa, in quanto impedisce loro di modificare le impostazioni dell’apparecchio.
  • Funzione sleep: questa funzione aumenta gradualmente la temperatura durante la notte, rendendo il sonno più riposante.
  • Funzione auto: questa funzione regola automaticamente la temperatura in base alle esigenze dell’ambiente.
  • Modalità standby: questa funzione consente di ridurre il consumo energetico quando l’apparecchio non è in uso.
  • Silenziosità: alcuni modelli sono dotati di un sistema che abbassa la rumorosità del condizionatore anche del 10%.
  • WiFi: si tratta di una caratteristica non presente su tutti i modelli e in alcuni casi è opzionale, ti permette di controllare l’apparecchio a distanza tramite smartphone o tablet.

Ora sai come scegliere il tuo condizionatore senza unità esterna

Ora che conosci tutte le caratteristiche da ricercare nella scelta del tuo condizionatore, sei pronto ad acquistare il modello perfetto per le tue esigenze.

Ricorda di controllare sempre la classe di efficienza energetica e, se possibile, di scegliere un modello con sistema Inverter.

Inoltre, non dimenticare le funzioni extra che possono semplificarti la vita, come il timer o la funzione sleep.

Anche il controllo WiFi può essere molto utile, soprattutto se non sei sempre a casa.

Ora tocca a te… fai la tua scelta tra i prodotti segnalati in questo articolo e goditi il comfort termico perfetto dentro casa!

FAQ – Domande Frequenti

Quanti BTU per 50 mq?

Circa 16.050 BTU/h. Stando al coefficiente 321 il calcolo è: 50 mq x 321 = 16.050 BTU/h. Questo coefficiente è basato su un’altezza dell’ambiente di 2,7 metri. Spesso viene utilizzato per convenzione il coefficiente 340.

Un condizionatore 12000 BTU quanti mq raffredda?

Circa 35 mq. Questo calcolo è ottenuto dividendo 12.000 per 340, il coefficiente utilizzato per convenzione, quindi 12.000 / 340 = 35.

9000 BTU quanti kW sono?

2,64 kW. Questo calcolo è ottenuto dividendo 9.000 per il coefficiente 3.412, che si usa per convenzione. Quindi 9.000 / 3.412 = 2,64.

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